Leggende e tradizioni
La tradizione popolare ha fatto del Santo un personaggio diverso da quello che era stato,
casto e semplice, attribuendogli il patronato della gioia disordinata dei giocatori,
dei beoni, dei mariti ingannati. La data in cui cade la festa del Santo, l'11 Novembre,
determina il significato e il carattere delle varie tradizioni popolari che hanno luogo
in quel giorno. Esse possono ricondursi a due principali motivi inspiratori:
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In quei giorni si compie la svinatura, occasione perciò di festose ed abbondanti libagioni
e di conviti. - Lo stesso S. Martino è rappresentato come ubriaco nell'atto di dar bastonate
senza misericordia. - Tra i cibi di rito sono in Italia il tacchino e la cicerchiata
(ciambella di pasta dolce), in Germania l'oca, inoltre si preparano dolci da inzuppare nel
vino ( i sammartini).
Il giorno del Santo segna, specialmente nei paesi di clima freddo,
l'inizio dell'inverno onde si hanno usanze simili a quelle del 1° gennaio o del Carnevale
portando un risveglio di vita nei villaggi.
- Nell'Italia settentrionale l'11 nov. è una delle date tradizionali per la scadenza dei
contratti agrari.
- Secondo un proverbio l'estate di S. Martino durerebbe tre giorni; secondo un altro proverbio
se piove a S. Martino pioverà per altri quaranta giorni.
- Fin dal 1700 era d'uso in Francia festeggiare l'arrivo dell' inverno l'11 novembre, giorno di
S. Martino, mangiando un'oca.
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