Il Tabarro in mostra
dal 7 al 22 Novembre 2009 in Villa Morosini-XXV Aprile
orario: 10.00-12.30 15.30-18.30
Dal 1998, anno in cui la Pro Loco Mirano ha ripreso la sua attività, ci siamo posti questi obiettivi:
- salvaguardare e mantenere viva la tradizione
- riscoprire le vecchie tradizioni di costume, lingua, cucina, ecc.
- valorizzare e promuovere la tradizione in ogni suo aspetto.
Così abbiamo organizzato una serie di manifestazioni legate alla storia del nostro territorio e per rimarcare la nostra identità abbiamo dato ad esse nomi in dialetto.
Nel 1999 ,è stata creata la manifestazione i Zoghi de quando gerimo putei: una grande gara a squadre che ripropone i giochi del passato tra i bambini di Mirano e delle sue frazioni.
Dalla riscoperta della la storia di Mirano del '900 ,con le sue tradizioni e la sua cucina, nasce la Fiera de l'Oca con il Zogo de l'Oca in Piazza e la tradizionale cena dell'oca dell'11 novembre.
Successivamente c'è stato tutto un susseguirsi di attività di studio, recupero e divulgazione che hanno portato alla pubblicazione di un libro: Mirano e l'Oca dove viene raccontata la storia di questa città dal 1900 ad oggi.
In questa ricerca delle nostre radici e della nostra identità, abbiamo voluto esplorare la storia del costume per essere sempre più fedeli nelle ricostruzioni storiche, ma soprattutto perché ogni capo è una piccola ma preziosa tessera di cui si compone l'identità culturale di un popolo.
Abbiamo pensato di rendere pubblica questa ricerca sul costume con una grande mostra. Una mostra che avrà come protagonista il Tabarro, indumento che ha attraversato i secoli accompagnando la gente veneta nel trascorrere della loro vita. Dal giorno della festa dei morti, quando veniva rispolverato dall'armadio e scrollato dalla naftalina, alla fine di marzo, era il compagno di ogni uomo povero o ricco.
Lo indossarono tutti: nobili, cavalieri, prelati, mercanti, contadini e banditi. Le differenze stavano nella qualità del tessuto, ma sempre di un panno particolare tagliato a vivo con una sola cucitura, e nel metallo dei mascheroni che adornavano il "ganghero": per nobili e alti prelati era in argento o in oro brunito con l'effige del leone mentre per i poveri semplicemente un gancio in ferro.
Dal 7 al 22 novembre 2009 nelle sale di Villa Morosini ora XXV Aprile, a Mirano, verranno esposti tabarri antichi provenienti da collezioni private e perfette riproduzioni. Il tutto corredato da spiegazioni, didascalie, immagini e documenti d'epoca, spiegazioni tecniche sui tessuti, sul taglio, sulle finiture, scritti e poesie e poi tante e tante foto.
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